La Costa del Sol in autunno

Trekking ed escursioni

Il primo suggerimento è la cueva del Tesoro (la grotta del Tesoro), a circa 13 chilometri dal centro di Malaga. L’antro è uno dei tre esempi di grotta di origine marina del mondo, nonché l’unico in Europa, ed è di epoca giurassica. Attorno alla cueva, e al suo tesoro, aleggiano grandi leggende. Secondo la più famosa, proprio nell’antro fu nascosta un’enorme ricchezza in monete d’oro appartenente alla famiglia reale degli Almoravidi. Lasciatevi accompagnare da una guida che, mentre vi farà strada  tra le imponenti stalattiti e  stalagmiti illuminate per metterne in evidenza i dettagli carsici, potrà raccontarvi questa e altre storie avvincenti. 

Il sentiero de Il Torcal invece, a 15 minuti di automobile dal centro di Malaga, è perfetto per gli amanti delle passeggiate in montagna.

Il percorso è impervio ma adatto a tutti, e vi permetterà di sentirvi Neil Armstrong per alcune ore: la conformazione del terreno su cui potrete camminare ricorda un vero e proprio suolo lunare. Sarà possibile ammirare inoltre le rocce sul percorso, poste le une sopra le altre come delle immense matrioske.  

Il Torcal è l’habitat naturale del maestoso stambecco iberico, che in alcuni casi, se non disturbato, si lascia osservare da lontano. In alternativa vi consigliamo un altro sentiero molto popolare tra gli appassionati delle passeggiate all’aria aperta: Acequia del Guadalmina, un percorso ad anello di 4,5 chilometri, adatto anche ai bambini. Qui, a un’ora di automobile da Malaga, potrete attraversare il ponte costruito sopra il Rio Guadalmina e ammirare la vista sul verde sottostante. Proseguite poi lungo il cammino pianeggiante che affianca un corso d’acqua, e soffermatevi nei punti panoramici da cui scorgere una vista estremamente suggestiva. Vi sentirete minuscoli rispetto alla natura che vi circonda!

Spiagge

Se invece sognate l’estate tutto l’anno e state cercando il luogo perfetto per trascorrere momenti di puro relax sotto il sole, vi consigliamo di raggiungere alcune delle spiagge più famose di Malaga, mete dei viaggiatori che arrivano qui da tutto il mondo. Tra queste meritano una tappa la riserva protetta della Playa del Peñón del Cuervo e Playa de la Misericordia. Il Peñón è un maestoso scoglio che divide i 450 metri del litorale in due parti, creando uno scorcio imperdibile. Potrete dunque ammirarlo mentre vi rilassate sulla fine sabbia scura, o non pensare a niente durante una nuotata nelle acque azzurre del Mediterraneo. A Playa de la Misericordia potrete notare un fenomeno insolito chiamato l’onda mellilero: un piccolissimo innalzamento del livello del mare, improvviso e rapido, in seguito alla virata della nave veloce Trasmediteranea.

A Marbella invece, a 60 chilometri da Malaga, non si potranno non visitare Playa Nagüeles e Playa Hermosa. La prima è un litorale scelto spesso da vip e celebrities; la seconda, bagnata da acque cristalline, offre la possibilità di noleggiare attrezzatura per praticare sport acquatici e divertirsi in un pomeriggio in Costa del Sol. 

Fiera della Yunquera

A Malaga a ottobre si svolgono diverse fiere e feste per celebrare i suoi patroni. Tra queste vi segnaliamo la Fiera della Yunquera. Qui potrete scoprire la ricca cultura e tradizione spagnola assistendo a tradizionali spettacoli teatrali e musicali, oltre ad ammirare lo show di uno dei balli più famosi di Spagna a livello mondiale: il flamenco. Inoltre sono organizzate anche attività per i più piccoli, che avranno l’opportunità di conoscere da vicino l’avvincente storia della Spagna.

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L’Etna: il vulcano più grande d’Europa

Tra ottobre e novembre è possibile passeggiare nei suoi boschi Piano del Vescovo e Illice, che si tingono dello splendido colore autunnale delle foglie. Ma questo periodo è perfetto anche per un’escursione sul vulcano, nelle sue grotte o all’interno dei suoi tubi di lava. 

Nel primo caso, il trekking vi porterà fino a 3.000 metri di altitudine, ed è quindi importante scegliere un abbigliamento adeguato: prediligete vestiti comodi, coprenti e impermeabili, e non dimenticate berretto, guanti e occhiali da sole.

Alla partenza, una funivia o un’automobile 4X4 vi accompagneranno fino a 2.500 metri di altitudine. Qui il trekking ha inizio. Scattate foto che ricorderete per sempre mentre ammirate i sentieri cinerei, i crateri, le fratture e le colate laviche. Una guida vi accompagnerà per tutto il tragitto mentre vi illustrerà tutti i segreti dell’Etna. Una delle tappe principali del percorso è alla base del cratere più attivo del vulcano: il nuovo cratere di Sud-Est, originatosi nel 2007. Le sue eruzioni, che dovrebbero decorrere dopo un’ora, hanno durata di 10 ore.

Potrete poi visitare i crateri di Bargaballo, che si sono formati nel 2002 durante l”eruzione perfetta”, tra il 27 ottobre e il 29 gennaio. Questa eruzione, Definita così perché avvenuta in concomitanza con un terremoto, è stata tra le più esplosive degli ultimi 100 anni e ha arrecato svariati danni al borgo di Santa Venerina, e ad Acireale, Giarre, Zafferana Etnea e Milo. Si stima che, durante l’eruzione, siano stati emessi 160 milioni di metri cubi di lava. Lungo la strada per arrivare qui si trovano anche i caratteristici Hornitos, dei piccoli coni di scorie che si formano sulla superficie di un flusso di lava.

Visitate poi la Valle del Bove, all’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna: da questa conca desertica, ricoperta da colate laviche recenti, sono visibili alcuni crateri avventizi come Monte Simone e i Monti Centenari. E qui trovate anche diverse dagale (porzioni di vegetazione isolata circondata dalla lava). 

Nel Passo dei Dammusi incontrerete della lava che ha assunto la forma di una corda chiamata lava cordata, che si è generata dal raffreddamento di lave fluide. È anche possibile avventurarsi verso le grotte vulcaniche dell’Etna: La Grotta del Gelo e La Grotta dei Lamponi. Le due cave di scorrimento lavico si sono generate nel 1614, durante un’eruzione decennale che emise un miliardo di metri cubi di lava. Il primo antro è il ghiacciaio perenne più meridionale d’Europa. Mentre il secondo è uno dei più lunghi del vulcano, è stato scoperto nel 1965 e presenta delle caratteristiche stalattiti da rifusione e cordoni orizzontali sulle pareti.

Incamminatevi anche nei tubi di lava dell’Etna, gli unici presenti in Italia. Si tratta di alcune grotte scavate all’interno di rocce laviche, che costituiscono la forma fossile di un’eruzione di lava molto fluida. Solitamente si sviluppano in direzione suborizzontale, ma, in questo caso, presentano dei pozzi al loro interno.

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