Un breve viaggio nelle Langhe e nel Monferrato

Giorni 1 e 2: Alta Langa della Bormida-Cortemilia (95 km)

Dopo essere giunti nelle Langhe in mattinata, potrete iniziare l’itinerario.

Nella prima mezza giornata e durante il secondo giorno partirete da Cortemilia per arrivare a Bergolo.

A Cortemillia, la “Capitale della nocciola”, potrete assaggiare dei tipici prodotti alla nocciola o degustare dell’ottimo vino. Quest’area è divisa da un fiume in due frazioni: San Michele e San Pantaleo. Nella prima potrete ammirare un convento francescano del Duecento, che presenta degli splendidi affreschi al suo interno. Mentre nella seconda si trova la Chiesa romanica dell’XI secolo Pieve di Santa Maria, dove, secondo la tradizione, avrebbe soggiornato anche San Francesco. Ora vi aspetta un belvedere mozzafiato: Monteoliveto. Raggiungete la vetta e soffermatevi a osservare Cortemilia e le sue vallate dall’alto, magari al momento del tramonto.

Il secondo giorno arrivate a Gottasecca, uno dei templi del “balon”, un gioco simile al tennis tipico di queste zone. Poco fuori dal centro abitato, potrete immergervi nel silenzio dei boschi e andare a caccia di pregiati tartufi locali. Tornando verso Cortemilia, si trova Prunetto: lasciatevi meravigliare dal suo maestoso castello posto al di sopra di un’imponente rocca a strapiombo sulla natura.

Ora è il momento di uno dei borghi più famosi della Valle Bormida: Bergolo. Questo minuscolo e suggestivo borgo offre una vista splendida sulle valli e presenta una peculiarità. Si chiama infatti “Il paese di pietra”, per il materiale con cui sono costruiti tutti i suoi edifici.

Giorno 3: Monferrato, i suoi parchi, percorso ad anello

Con la vostra auto o con un trasferimento potrete raggiungere il Monferrato e spostarvi fra i suoi diversi luoghi di interesse. Immergetevi in percorsi naturalistici, tra fitte foreste e distese di boschi che si tingono dei colori dell’autunno, camminando nel silenzio più assoluto. 

La prima tappa è Azzano, un piccolo borgo affacciato sul fiume Tanaro, meta perfetta per osservare Asti da un punto panoramico d’eccezione.

Proseguiamo verso Rocca d’Arazzo. Qui incontrerete, oltre ai boschi in cui si nascondono i tartufi, e Pieve di Santo Stefano e Santa Libera, un edificio sacro risalente all’XI secolo, posto sopra un’altura che spicca sul paesaggio sottostante. Recatevi poi a Rocchetta Tanaro, dove si trova un parco protetto di 120 ettari istituito nel 1980. All’interno del parco vivono 40 specie di uccelli, e troviamo, tra la sua distesa di verde, roveri, farnie e un faggio dell’età di 200 anni e 25 metri di altezza, riconosciuto come albero monumentale dalla Regione Piemonte. 

L’ultima tappa è Vinchio. Qui, al confine con Vaglio Serra, scoprirete uno dei cru più pregiati della Barbera d’Asti, dalla struttura e dai profumi unici. Una volta conclusa l’escursione tra le Langhe e il Monferrato, potrete prepararvi per rientrare a casa.

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Un weekend a Bilbao

Giorno 1: Centro storico e museo Guggenheim

Come prima tappa della vostra visita a Bilbao vi consigliamo il Casco Viejo, il centro storico della città. Perdetevi tra le splendide case colorate delle sue viuzze, e passeggiate tra i ristoranti e i locali dove potrete degustare vini tipici e assaporare i Pinxtos, degli stuzzichini simili alle tapas. Non perdete anche le specialità basche del Mercado de Riberia, il mercato coperto più esteso d’Europa.

Raggiungete poi una delle piazze principali di Bilbao, Plaza Barria. Percorrendola potrete notare il suo stile neoclassico e degli archi noti come cuevas, o grotte.

Ammirate anche il Teatro Arriaga e la Chiesa San Anton Eliza. Il primo è una costruzione in stile neoclassico arricchito da tocchi eclettici, che presenta due imponenti torri poligonali sulla facciata. La seconda è un edificio gotico del XV secolo che è rappresentato sullo scudo di Bilbao. Proseguite ora verso la chiesa gotica simbolo della città, la cattedrale di Santiago.

Adesso è il momento del museo più famoso di Bilbao: il Guggenheim, uno dei quattro del mondo. La costruzione, progettata dall’architetto Frank Gehry, si presenta come un edificio dalla forma futuristica, dove pareti in titanio e acciaio si intersecano e si intrecciano per dare una sensazione di movimento e dinamismo. Di fronte al museo spicca una scultura alta 13 metri: è Puppy, il cane realizzato da Jeff Koons e decorato con 10.000 fiori, che fa la guardia all’ingresso. All’interno del Guggenheim, accompagnati da una guida, potrete scoprire le opere di alcuni degli artisti contemporanei più famosi come Picasso, Klein e Warhol.

Giorno 2: Gaztelugatxe e Guernica

Vi consigliamo di dedicare questa giornata a due località raggiungibili in auto o con un transfer: Gaztelugatxe e Guernica.

La prima è un’isola rocciosa sulla costa basca, splendida tutto l’anno, ma in particolar modo in autunno e primavera, quando il suo paesaggio naturale diventa meraviglioso. Nelle giornate nuvolose, le pareti di roccia dell’isola sono colpite da possenti onde, mentre in quelle soleggiate i colori dello splendido paesaggio si ravvivano. Per accedere a Gaztelugatxe è necessario prenotare, perché gli ingressi sono contingentati. Sull’isola vi consigliamo di visitare la chiesa dedicata a San Giovanni Battista, datata X secolo. Per raggiungerla bisogna attraversare un ponte a tre punte del XIV secolo e percorrere 231 gradini.

Proseguite poi verso Guernica, la capitale storica dei Paesi Baschi. La città, a cui è dedicata l’omonima opera di Picasso, è stata purtroppo teatro di un terribile bombardamento avvenuto nel 1937. Al centro di Guernica potrete ammirare una riproduzione dell’opera su delle piastrelle a grandezza naturale. Raggiungete poi la chiesa simbolo della città, la chiesa di Santa Maria. L’edificio, realizzato in stile gotico e rinascimentale, è stato costruito tra il XV e il XVI secolo e non fu danneggiato dal bombardamento.

Raggiungete ora via Salazar Kalea. Qui è presente la pianta simbolo di identità e libertà basche, sotto cui ogni nuovo governo della regione giura di rispettare il suo popolo: la sacra quercia. Prendetevi ora un momento per rilassarvi o passeggiare nel parco dei popoli d’Europa. Inaugurato nel 1991, ospita alcune opere dello scultore basco Eduardo Chillida.

Giorno 3: Gran Via e Monte Artxanda

Dopo una breve passeggiata lungo il viale commerciale principale di Bilbao (Gran Via), e una tappa al bar storico più famoso della città (Cafè Iruna), raggiungete Plaza del Funicolar. Qui salite sulla funicolare che porta al monte Artxanda. A fine corsa potrete percorrere il ponte simbolo di Bilbao (Zubizuri), dell’architetto Calatrava, e raggiungere il punto panoramico da cui si scorge una splendida vista sulla città. Una volta scattate delle foto indimenticabili, potrete prepararvi per il rientro in serata.

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Un fine settimana in Maremma

Giorno 1: Castiglione della Pescaia

Vi consigliamo di dedicare la prima mezza giornata al relax in una delle spiagge di Castiglione della Pescaia. Lasciatevi cullare dalla pace di uno dei suoi litorali in autunno, rotta solo dal suono delle onde del mare, mentre ammirate le acque cristalline davanti a voi e dimenticate ogni pensiero.

Giorno 2: Pitigliano o Monte Amiata

Per il secondo giorno vi consigliamo una breve visita a Pitigliano, il più celebre tra i borghi medievali della Maremma. Ne rimarrete colpiti ancora prima di passeggiare al suo interno: la cittadina si trova su una rupe di tufo e presenta un gruppo di edifici imponenti che sembrano un unico blocco di mattoni. Il borgo è soprannominato piccola Gerusalemme, perché è stato abitato da una popolosa comunità ebraica per diversi secoli e conserva ancora oggi un quartiere ebraico composto da splendidi vicoli e archi. Inoltre uno dei suoi piatti tipici è kosher. Ora potete dirigervi verso il Duomo, una chiesa in stile tardo-barocco  che presenta un portale in travertino. Proseguite poi verso Piazza della Repubblica, dove si trovano l’acquedotto mediceo, un acquedotto completamente rivestito in tufo, il primo a essere costruito in Maremma, e la splendida fontana delle Sette Cannelle.

Ora è il momento delle mura di Pitigliano. Realizzate nel Medioevo per volere degli Aldobrandeschi, presentano due porte urbiche: la porta di Sovana e la porta della Cittadella. Attraversandole potrete raggiungere delle terrazze panoramiche che affacciano sulla splendida rupe di Pitigliano.

Adesso potete proseguire verso il palazzo degli Orsi. Costruito nel XII secolo, è stato trasformato in una rocca dagli Aldobrandeschi e oggi ospita due musei ricchi di opere, composti rispettivamente da 18 e 6 sale.

In alternativa a Pitigliano vi proponiamo di provare un’escursione sul monte Amiata. Qui potrete incamminarvi verso diversi percorsi di trekking e ammirare meravigliosi paesaggi immersi nel foliage. Inoltre è possibile avvistare i daini, i cervi e la ricca fauna maremmana del parco faunistico del monte, o dedicarsi al birdwatching di alcune specie di uccelli come lo smeriglio, il falco cuculo e il nibbio reale.

Giorno 3: Roselle e Massa Marittima

Roselle, ex città-stato etrusca, ospita oggi un interessante sito archeologico. Dopo averlo visitato tra resti di edifici Romani ed Etruschi, raggiungete l’anfiteatro romano. La costruzione, di forma ellittica, è stata edificata nel I secolo d.C. con una tecnica in opera reticolata. Imperdibile poi il Timo di Moscona. L’imponente edificio etrusco-romano è una struttura muraria in pietra che domina sull’area archeologica di Roselle, e ospita sul lato est i resti di un’abitazione del XV secolo.

Per l’ultima tappa dell’itinerario abbiamo pensato a Massa Marittima, un piccolo borgo medievale dell’alta Maremma. Passeggiando per il centro storico potrete raggiungere Piazza Garibaldi, dove si trova la Cattedrale di San Cerbone. La chiesa, costruita tra l’XI e il XIII secolo, è in stile romanico pisano e senese. Accanto spicca il Palazzo della Fonte dell’Abbondanza, su cui è rappresentato un affresco intitolato “Albero della Fecondità”, che simboleggia un inno propiziatorio alla vita.

Potrete poi salire sulla torre del Candeliere e scoprire una splendida vista sulla campagna maremmana. Raggiungete poi il Palazzo Comunale, un imponente edificio composto da più costruzioni. La prima (a destra), del XIII secolo, è la torre del Bargello. La seconda (a sinistra) è una torre risalente al 1334, mentre il corpo centrale che le unisce è del XIV secolo, in stile gotico.

Infine, anche a Massa Marittima è imperdibile una passeggiata tra le mura medievali. Attraversatele passando dall’Arco senese e soffermatevi sulle due porte urbiche collocate in maniera parallela. Terminata l’ultima tappa, potete prepararvi per il rientro in serata.

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72 ore in Franciacorta

Giorno 1: Arrivo e spa

Raggiungete il lago d’Iseo e preparatevi a una prima mezza giornata di distensione in una spa dove dedicarsi esclusivamente alla cura di sé, secondo un metodo rigoroso fortemente radicato nei principi della medicina, in grado di riportare l’organismo alla massima forma psico-fisica. Non perdetevi anche una visita a una cantina con degustazione di Franciacorta.

Giorno 2: Una giornata di benessere

Trascorrete un’intera giornata di pieno relax all’interno della spa dell’hotel, seguendo programmi che hanno l’obiettivo di depurare, preparare, rivitalizzare e rigenerare l’organismo nella sua globalità. Concedetevi il piacere di un momento per la cura di voi stessi e affidatevi alle sapienti mani di un team di professionisti, che vi mostrerà come ritrovare la serenità e il tanto ricercato equilibrio psico-fisico liberando la mente da ogni pensiero e il corpo da ogni tensione. 

Giorno 3: Monte Isola

Prima di rientrare, dedicate una mezza giornata allo splendido lago d’Iseo: scoprite Monte Isola, l’isola abitata più grande dei laghi europei. Lasciatevi incantare dal suo scenario da cartolina, dove barche variopinte, strette viuzze e ripide scalinate, edifici in pietra e negozietti tipici si alternano a uliveti e boschi, fino al punto panoramico del Santuario della Madonna della Ceriola.

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Uno short break nel Chianti

Giorno 1: Mezza giornata a Greve in Chianti

Dopo il vostro arrivo in mattinata e una breve visita del borgo di Greve in Chianti, vi consigliamo di raggiungere in una delle sue tenute o cantine e dedicare la prima mezza giornata alla degustazione di vini di cui non dimenticherete mai il primo sorso. Inoltre potrete camminare per gli splendidi vigneti di Greve e scoprire tutta la storia e le curiosità su alcuni dei prodotti chiantigiani più famosi al mondo. 

Giorno 2: Castellina in Chianti, Gaiole e Radda

Il secondo giorno inizia con il piccolo borgo di Castellina in Chianti. Qui, incontrando gli edifici medioevali del centro storico, vi sentirete catapultati nel 1400.  Non perdetevi il lato nord della via delle Volte, dove le mura sono ancora intatte. Nel lato sud, andato distrutto, sorge la vostra prossima tappa: la Rocca di Castellina. La struttura attuale, costituita da diverse torri e un cassero merlato, risale al XV secolo e offre una meravigliosa vista sulla campagna chiantigiana. A breve distanza a piedi da qui si trova la Chiesa di San Salvatore, un edificio distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in stile neoromanico. All’interno si trovano la statua lignea policroma di San Barnaba e la Madonna con il Bambino, un affresco di inizio Quattrocento realizzato dal Maestro di Signa.

Ora è il momento di Radda in Chianti, un borgo medioevale a 15 minuti di auto da Castellina che conserva alcune torri imponenti e tratti di mura medioevali della sua struttura difensiva originaria. Qui potrete visitare il Palazzo del Podestà, una costruzione del 1400 che fu quasi completamente distrutta durante la seconda guerra aragonese del 1478. All’esterno dell’edificio potrete notare i 51 stemmi dei Podestà che si sono susseguiti nel Chianti nel corso degli anni. Da non perdere all’esterno del borgo anche la ghiacciaia granducale, peculiare perché costruita a forma di tronco di cono e non piramidale. Poco distante da qui si trova Gaiole, l’unico borgo i cui edifici medioevali non esistono più a causa della mancanza di cinte murarie. Qui i must visit sono il centro del mercato del borgo (la piazza triangolare chiamata Piazza Ricasoli) e la Chiesa di Sigismondo, un edificio non terminato che risale al 1930.

Giorno 3: Castelnuovo Berardenga

Per l’ultima mezza giornata vi consigliamo Castelnuovo Berardenga, una vera e propria città castello. Attraversatela mentre ammirate i suoi edifici medioevali e camminate per gli scalini in pietra del vicolo dell’Arco, per poi proseguire verso la Chiesa dei Santi Giusto e Clemente. L’imponente edificio è in stile neoclassico e a croce greca. Poi passeggiate verso Villa Chigi Saracini. La struttura, costruita nel 1800, presenta un parco all’inglese e dei giardini all’italiana. Prima del rientro è anche possibile dedicarsi a delle escursioni in bici immersi nelle campagne chiantigiane, e scoprire il minuscolo borgo di San Giusmè.

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Un long weekend a Ischia

Giorno 1: Ischia, Ischia Ponte e il Castello Aragonese

Se arrivate di mattina, dedicate la prima mezza giornata alla scoperta del territorio, iniziando dal miglior borgo dell’isola: Ischia Ponte.

Cittadina teatro della Rivoluzione napoletana del 1799, conserva ancora oggi alcuni edifici simbolo dei contrasti di quel periodo: chiese, palazzi signorili di epoca barocca e residenze nobili che si intervallano con diverse case di pescatori. Proseguite verso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, una chiesa monumentale in stile barocco e romano che presenta un elegante mosaico sulla facciata.

Raggiungete ora il castello che domina su Ischia Ponte: il Castello Aragonese. È il simbolo di Ischia per la sua splendida architettura e la sua posizione sulle acque blu del mar Tirreno.

Qui sono imperdibili la Casa del Sole e il Terrazzo degli Ulivi. La prima presenta diverse strutture architettoniche sovrapposte e ospita parte della rigogliosa flora del castello. Il Terrazzo degli Ulivi, invece, era il giardino del castello e offre una vista mozzafiato sull’arcipelago campano, il Vesuvio e le torri angioine. Se avete tempo visitate poi la spiaggia dei Pescatori. Questo litorale è perfetto per rilassarsi con una vista panoramica sul castello, le case colorate di Ischia, Procida e Vivara.

Giorno 2: Trattamenti, relax e benessere 

Vi consigliamo di trascorrere questa giornata nel più totale relax. A Ischia infatti potrete raggiungere la pace dei sensi, alleviare lo stress e rilassarvi tra spa, saune e massaggi riposanti, bagni termali e fanghi, percorsi aromaterapici e trattamenti in cui dimenticare ogni pensiero.

Giorno 3: Mezza giornata a Ischia

Prima del rientro vi consigliamo di riservare un’altra mezza giornata ad alcune zone imperdibili di Ischia. Partiamo da una breve passeggiata a borgo Sant’Angelo, un villaggio di pescatori che, per le casette colorate che lo compongono, somiglia a un dipinto. Proseguite poi lungo la costa est fino alla spiaggia di Cava Petrelle, famosa per le Fumarole, un fenomeno di vulcanismo con emanazione di vapore.

L’ultima tappa è il centro storico di Forio, una delle località più suggestive di Ischia. Qui è costruito l’imponente Torrione, costruzione per cui il borgo è soprannominato “città delle torri”.

Non perdete poi La chiesa del Soccorso, affacciata su acque cristalline e bianca come il gesso. 

Infine incamminatevi verso la Basilica di Santa Maria di Loreto, una chiesa in mura color pastello, con una splendida gradinata in pietra lavica, e il pavimento interno in mattonelle maiolicate. Una volta terminata la visita della Chiesa, potrete prepararvi per il rientro.

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3 giorni a Praga

Giorno 1: La Città Vecchia, Mala Strana e la Città Piccola

Dopo l’arrivo in mattinata, la vostra prima giornata nella capitale della Repubblica Ceca non può che partire dalla Città Vecchia, il centro della Praga medievale. Dirigetevi verso la Staromestske, una delle piazze più suggestive al mondo: qui potrete ammirare il Municipio Vecchio, sulla cui torre spicca il famosissimo Orologio Astronomico, che si anima allo scoccare di ogni ora, e la Chiesa di Santa Maria di Tyn, caratterizzata da guglie in stile gotico, ma anche la Chiesa di San Nicola.

Proseguite l’itinerario verso il Ponte Carlo per attraversarlo e raggiungere il quartiere di Mala Strana e il Castello di Praga, con la Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale e il Vicolo d’Oro. Il Ponte Carlo non è un semplice ponte, ma il vero e proprio simbolo della località, e collega la Città Vecchia con la Città Piccola, separate dalla Moldava; è punteggiato da 30 statue barocche che raffigurano santi e patroni, che lo rendono una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto.

Giorno 2: Quartiere Ebraico e Città Nuova

Oggi potrete raggiungere il Quartiere Ebraico di Praga, uno fra i ghetti più grandi d’Europa: qui avrete l’occasione di visitare splendide sinagoghe, toccanti mostre sulla vita degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e l’antico cimitero ebraico.

A breve distanza da qui si trova la celebre Casa Danzante, un edificio moderno composto da due torri che sembrano abbracciarsi in un vorticoso passo di danza, nota anche come “Ginger e Fred”, dal nome dei famosi ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire. Non perdetevi poi Piazza San Venceslao, con il Museo Nazionale, che ospita oltre 14 milioni di reperti e oggetti del campo della storia naturale, dell’arte e della musica. 

Giorno 3: Kutná Hora

A poco più di un’ora di automobile da Praga potrete raggiungere Kutná Hora, una località in grado di combinare storia, fascino e mistero. Un tempo città mineraria e sede del magnifico Collegio dei Gesuiti e della Chiesa gotica di Santa Barbara, offre un bel centro storico da visitare a piedi e un’inquietante cappella realizzata interamente di ossa. Tornate poi verso Praga e preparatevi al rientro in serata.

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